La suora giovane

[1959]

Un ragioniere quarantenne a cui “la vita è corsa via senza lasciare niente di vero.” Una suora ventenne che “sta diritta, immobile, minuta, non aspetta il tram, aspetta lui.”

Un lungo e silenzioso corteggiamento che porterà i protagonisti a stravolgere la loro esistenza preordinata: lui “quel niente travestito da uomo ammodo, mangiato da non so quali insoddisfazioni, noie, informi proteste”; lei suora novizia rassegnata a prendere i voti pur senza vocazione.

Antonio Mathis e Serena si rincorrono sullo sfondo di una Torino gelida, dove si staglia “la collina diritta nel suo profilo di rasoio contro il cielo.”
Il centro geografico della vicenda è Piazza Vittorio, la “piazza immensa, sovrastata da file perfette di lampade”, delineata da un “preciso rettangolo, chiusa tra i portici deserti”. Viene attraversata in tram nel tragitto verso il convento oltre il fiume, o percorsa a piedi verso l’abitazione di Via Po dove Serena presta servizio.