Un delitto d’onore

[1960]

Gaetano Castiglia è un medico alle soglie dei quarant’anni, con alle spalle “una fortuna di stelle e di famiglia […]. Tutto gli è sempre stato facile…. Sabina è una cameriera di osteria di appena diciassette anni: Gaetano la sposa, contro il parere della madre, deciso a plasmare una rispettabile signora.

Durante la prima notte di nozze, Gaetano si accorge che lei gli ha portato soltanto una “bellezza corrotta”: in lui matura un “tremendo fuoco” che lo porterà a commettere il duplice omicidio di Sabina ed Elena, sorella del tenente Carbone, colpevole del “bene che gli aveva tolto”.

Ambientato nei primi Anni Venti tra le campagne dell’Irpinia – nel paesino immaginario di Montrone – e le città di Avellino e Napoli, il romanzo ne evidenzia la contrapposizione ed ha il suo fulcro nella strategia di difesa.

Sarà compito infatti del miglior avvocato di Napoli convincere la giuria che si tratta di un doppio delitto d’onore, dove “santità e giustizia, giustizia e orrore si mischiano in un unico mistero. […] Il filantropo che diventa assassino, l’innamorato che uccide il suo amore, un uomo di cultura, di sentimento che diventa efferato.”

Non resta che attendere il processo: “e tutto si consumerà in parole…”